Sole, vento, acqua, terra, biomasse: l’energia delle città italiane è sempre più rinnovabile. È quanto emerge da un recente rapporto di Legambiente, che ha evidenziato come nel nostro Paese sia già possibile fare a meno di carbone e combustibili fossili grazie a una straordinaria disponibilità di risorse energetiche pulite e alla capacità dei comuni dello Stivale di valorizzarle in una prospettiva di sviluppo locale.
Secondo l’indagine, in tutti i 7.978 municipi d’Italia sono stati installati uno o più impianti per la produzione energetica da fonti rinnovabili. Un risultato entusiasmante, considerato che 10 anni fa se ne contavano appena 356. Ciò dimostra che il contributo delle rinnovabili è passato dal 15 al 34,3% rispetto ai consumi elettrici e dal 7 al 17,7% rispetto a quelli complessivi, con esperienze di innovazione che riguardano sia i grandi che i piccoli centri.
In particolare, Legambiente ha individuato 35 Comuni – di cui ben 22 concentrati in Trentino-Alto Adige – che sono già 100% rinnovabili: in queste realtà le energie pulite soddisfano tutti i consumi elettrici e termici di abitazioni e imprese locali.
Oltre 3mila sono invece i Comuni autosufficienti per i fabbisogni elettrici. 10 superano i 100mila abitanti: Bolzano (impegnata a ridurre del 23% le emissioni di CO2 entro il 2020), Latina, Foggia, Giugliano in Campania, Pescara, Terni, Parma, Modena, Ravenna, Forlì e Ferrara, che figura anche nelle top 10 del solare fotovoltaico per quantità di GW installati e della geotermia a bassa entalpia, grazie a un impianto connesso a una rete di teleriscaldamento.
57, infine, i Comuni italiani 100% rinnovabili per i consumi termici.